Siamo a Condji da 10gg e non si riesce a collegarsi ad internet dal villaggio per cui dobbiamo andare a Lokossa, la città a 10 Km. I bambini stanno bene tranne Madeleine (disabile su sedia a rotelle) che, come altre volte, ha problemi di anemia. E' venuto un infermiere che sta qui vicino in un nuovo dispensario. Ha fatto il prelievo del sange e si è trovato l'emoglobina a 2 (invece di 12- 16). Ha fatto una trasfusione di sangue (una sacca) + un flacone di vitamine. Ora sta meglio. Sono avviati i lavori per la cinta in muratura. I mattoni già pronti, preparati sul posto, hanno permesso di andare veloci. Il perimetro è di mt.25x20x25, ogni 3 metri c'è un pilastro in cemento armato a consolidare il tutto per un totale di 24 pilastri. Alla fine un cancello in lamiera e la cinta sarà ultimata. Fortunatamente il colloquio con gli zii di Antoinette ha confermato quanto pattuito tempo fa: per la strada di accesso al magazzino 3 metri li mette Antoinette e 3 metri gli zii, anche perchè loro interesse potere poi proseguire nei loro terreni dietro la casa. Anche quest'anno, come due anni fa, c'è il problema della corrente elettrica. Non passa giorno senza che si interrompa ed a volte dura anche per diverse ore, soprattutto nel tardo pomeriggio ed alla sera. Quando succede manca anche l'acqua perchè la pompa che carica il serbatoio comunale non funziona. Questo problema si verifica anche a Cotonou, la “Milano” del Benin. Evidentemente ci sono grossi problemi sulla rete elettrica e per questo ci sono generatori ovunque e grossi serbatoi blu per la scorta dell'acqua, in particolare negli alberghi. Sono arrivate diverse richieste di aiuto, accade tutte le volte che Antoinette torna al villaggio. Un papà è venuto per la sua bambina di tre mesi che ha l'ano chiuso e fa tutto davanti. Voleva il denaro per andare a Bohicon, una cittadina a 2 ore di macchina dove avrebbe dovuto portare 100000 cfa (circa 150 €) per 'ungere' una persona e poi ... Abbiamo allora provato a telefonare a Frate Fiorenzo dei Fatebenefratelli della struttura ospedaliera di Tanguietà (800 Km a nord), per fortuna Sara si era portata l'indirizzo ed il recapito telefonico. Ci ha ascoltato con attenzione e ci ha consigliato di mandarli là dove nel giro di pochi giorni arriverà un noto chirurgo pediatrico del Gaslini di Genova, Piero Buffa, che dal 2005 con Missioni annuali di chirurgia pediatrica opera presso l'ospedale di St Jean de Dieu dei Fatebenefratelli per un mese di fila. Abbiamo dato quindi i 100000 cfa (sefà, 1€ = 655 cfa) alla famiglia della piccola Albertine e giovedì scorso (6/3/14) sono partiti. Abbiamo saputo che sono arrivati, dopo un lungo giorno di viaggio, ora la bimba sarà sottoposta agli esami pre intervento. Un altro signore, cieco, che ha perso la moglie, voleva aiuto per i suoi due figli che non riesce a mantenere poichè non può lavorare. Antoinette gli ha detto che vedrà se si potrà trovare un sostegno a distanza. Aimè (che è stato ospite della casa ed ha fatto un corso per diventare cuoco), stava lavorando come cuoco a Cotonou presso una struttura di frati da più di un anno, è stato lasciato a casa. Ha lavorato poi altrove, ma non essendo pagato con regolarità ha lasciato lui. Ora ha 2 mesi di affitto arretrato da pagare e lavora saltuariamente su chiamata per preparare banchetti per feste. Vorrebbe aprire un'attività in proprio, un punto ristoro tipo bar tavola calda. Il problema è sempre quello: il finanziamento per partire. Ci vorrebbero dai 2000 euro ai ... (da verificare). Attualmente è a Cotonou e sta informandosi sui costi per aprire questa attività. Ovviamente non ha i mezzi e chiede di essere aiutato. Riprendo dopo una pausa di circa 9 giorni sia per le difficoltà di collegamento e poi per la documentazione della ONG, che si vorrebbe far nascere sul posto. Abbiamo visto e rivisto le bozze e siamo andati anche in prefettura ad informarci. Il tizio (Achille) ci ha dato 2 fogli con le indicazioni di massima per scrivere lo statuto ed il regolamento dell'ONG e la lista dei documenti e formalità per la domanda di registrazione da presentare in prefettura ed i relativi costi. Ci ha detto poi di mandargliela via mail che gli avrebbe dato un occhiata. Avere una ONG sul posto consentirebbe di essere riconosciuti dallo stato e di avere in qualche caso dei benefici. Nel frattempo siamo stati ad Athieme al comune dal vice sindaco (blabla blabla blabla) e poi dall'assistente sociale che ci ha illuminato sul fatto che la casa, se risponde a certi criteri definiti dallo stato, può chiedere di essere riconosciuta dal ministero della famiglia e quindi avere degli aiuti. Le norme da seguire sono di difficile attuazione e costose, ma vedremo se e cosa si potrà fare. Il muro di cinta è finito, manca il cancello e la rampa di accesso che va fatta a parte. Il muro dovrà poi essere completato con l'intonaco e la finitura in alto, ma al momento è prioritario proseguire con i lavori di ampliamento della casa. Nel mentre Albertine ha fatto gli esami ed il primo intervento. Fra 10gg dovrà fare un secondo intervento. Siamo contenti che è in buone mani (italiane). Abbiamo avuto 2 richieste di micro credito: -un giovane agricoltore vorrebbe 1000€ per i pannelli solari e la batteria per alimentare la pompa del pozzo invece di usare la benzina che incide notevolmente sui costi di produzione. Abbiamo visto la sua coltivazione, basata essenzialmente sui crauti, che ci ha favorevolmente impressionato per l'estensione (un ettaro) e per la cura e l'ordine della coltivazione. -una signora del villaggio vicino vorrebbe acquistare la macchina per separare i semi rossi della palma da olio dall'involucro che li contiene. Con la macchina andrebbe per il villaggio a fare questa attività facendosi pagare. Richiesta: 500 €. La voce corre ed è probabile che arriveranno altre richieste. Saranno prese in esame dal comitato. Potrebbe essere un progetto possibile... Abbiamo visto alcuni dei ragazzi sostenuti in famiglia (Audrèe, Julien, Abrham e Joel ...). Contiamo di vederli tutti nei prossimi giorni. Oggi (14/3) sono arrivati 4 camion di terra per la strada di accesso al magazzino. Se tutto va bene domattina spediamo queste notizie. A presto, An Lu Sa Condji Agname, 14/3/2014 Proseguo da Cernusco questa piccola relazione del nostro soggiorno a Condji dato che le difficoltà di connessione non hanno permesso di farlo prima. Siamo arrivati a casa lunedì 24 alle 12. Abbiamo preso l'aereo per Parigi a Cotonou che è partito domenica poco prima di mezzanotte, poi a Parigi l'altro volo per Milano alle 8.30. Proprio oggi Albertine ha subito il secondo intervento chirurgico e dovrà farne un altro più avanti a conclusione della ricostruzione/separazione del retto/ano dalla vagina. E' in buone mani e siamo fiduciosi. Venerdì scorso è stato installato il cancello a conclusione della recinzione. Ora resta da ultimare la strada di accesso al magazzino. Il costo dell'intera opera ha superato i 3000 €. Saremo più precisi a conti fatti. Per completezza d'informazione per coloro che non conoscono gli antefatti ricordo che il magazzino è stato costruito qualche anno fa con il contributo della Chiesa Valdese, del Comune di Cernusco e di SOBADIMALO. L'opera dovrebbe servire per tutto il villaggio sia come essiccatoio (sul tetto piano), in particolare per il mais, sia per immagazzinare il prodotto. Purtroppo la mancanza di recinzione e della strada di accesso non consentiva l'utilizzo del magazzino stesso. Speriamo ora che il villaggio voglia usufruire della struttura. Per il budget dell'associazione è stato un esborso notevole. Speriamo che quanto rimasto in cassa possa permettere di completare i lavori della casa. Ciò è essenziale per migliorare le condizioni di vita e di igiene dei bambini ospiti. La cifra disponibile al momento è di circa 8000 €, mantenendo una riserva di circa 4500 € per il mangiare e le spese della casa per l'anno in corso (luce, acqua e quant'altro). Confidiamo anche nell'arrivo del 5 per mille relativo all'anno 2012. Occorrerà poi, a lavori ultimati, provvedere anche a dei letti. Attualmente i ragazzi dormono su stuoie stese sul pavimento. Veniamo ora alla cosa più importante: i bambini /ragazzi ospiti della struttura. Sono in buono stato di salute, ma tosse e febbriciattole sono sempre in agguato ed il paracetanolo (tachipirina) è di casa. Inoltre presentano spesso delle escoriazioni su gambe / piedi dovute al fatto che camminano a piedi nudi o con le infradito. Poi la malaria (paludisme) è sempre in agguato poichè con le piogge le zanzare abbondano. Frequentano la scuola pubblica che funziona a fasi alterne per i numerosi scioperi degli insegnanti pagati spesso con molto ritardo. I ragazzi hanno età diverse, dagli 8 ai 18 anni. Ablavi e Sylviane (14 e 18) sono sorelle orfane di madre. Florentine ed Emile (8 e 10) sono sorella e fratello orfani di madre, il papà (avanti con gli anni) è in Nigeria, perchè in Benin non trovava lavoro, e una volta l'anno li viene a trovare. Florent e Florence (14) sono gemelli orfani dei genitori. Agossou (12) è orfano anch'egli. Cedric (12) è nato in seguito a violenza sessuale. Antoine (14) ha il padre invalido, 4 fratelli e 2 sorelle, viene al mattino ed alla sera torna a casa. Poi c'è Theodore (11 ?) che ha un ritardo mentale e non riesce a parlare sebbene sembra capire quanto gli si dice. E' stato trovato alla fine del 2011 per la strada e l'assistente sociale ha chiesto di poterlo affidare alla casa. Al momento ci sono anche degli adulti: Mawuko (soprannome Fofo, 23) , scappato dal Togo perchè maltrattato, ha trovato ospitalità nella casa 7 anni fa. Ha fatto le medie ed ha appena preso un attestato per il corso di informatica che ha frequentato. Vorrebbe aprire un Cyber Center e chiede aiuto in tal senso. Madeleine (22) è disabile fisicamente e sta nella casa dall'inizio (2006). La sua salute èsempre precaria soprattutto in corrispondenza del suo ciclo durante il quale perde molto sangue ed è sempre anemica. Rebecca (21) è sorella di Madeleine, ha solo la licenza elementare perchè ha iniziato tardi la scuola. In alcuni villaggi i bambini vanno nei campi fino all'età di 10 anni e poi li mandano a scuola. Sono convinti che sia meglio così. Sta finendo il tirocinio per diventare sarta e vorrebbe rendersi indipendente aprendo una sartoria. C'è poi Sefacò con il suo piccolo Frenkell (<2 anni), che si diverte un sacco a stare in mezzo agli altri bambini. E' da poco nella casa, si occupa di fare da mangiare e di pulire i bagni ricevendo un compenso. C'è poi Sharaf, nipote di Antoinette, che vorrebbe fare un allevamento (di polli). Speriamo quanto prima riesca a realizzarlo. Da gennaio c'è anche Estella, una bella bimba di circa 3 anni, allevata dalla nonna, che è venuta per la festa di capodanno e non ha voluto più andare a casa. Ci sono dei ragazzi sostenuti in famiglia (5) di età diverse, dai 3 anni ai 21. A volte il familiare è la nonna, a volte la madre vedova. Zephirine, sorella di Antoinette, provvede mensilmente a portare il contributo in denaro alla famiglia. C'è poi Michel, 20 anni, che sta ultimando il corso di cuoco a Lokossa. I ragazzi svolgono diverse faccende di casa come scopare, lavare il pavimento, gli indumenti nelle bacinelle... Vanno a scuola, quando funziona, al mattino ed anche al pomeriggio con orari differenti. Ognuno ha una piccola lavagna che utilizza in classe, i quaderni sono pochi. Quando piove per tanto tempo (periodo delle piogge) le strade sono un disastro ed il fango regna ovunque ed anche nella casa ci sono problemi. Anche per questo occorre proseguire con i lavori ed arrivare un giorno ad avere un cortile con una pavimentazione in cemento. Il lato positivo è che si fanno la doccia tutti i giorni ed ai bambini nella casa non manca il cibo. Un insegnante, in attesa di esercitare, tre pomeriggi la settimana da ripetizioni ai ragazzi. Ci sono degli aspetti da migliorare, come l'eliminazione delle caprette, che sono diventate troppe (17) e che impegnano i ragazzi alla ricerca quotidiana del foraggio ed inoltre quando escono dal recinto, succede spesso, si mangiano tutto quanto a portata di bocca impedendo la crescita di qualsiasi pianta. Abbiamo chiesto di venderle ed in parte di mangiarle. Ci sono poi i colombi, per loro animali di buon auspicio, che allevano. Peccato che sporcano ovunque e sarebbero un problema per l'essicatoio. Abbiamo richiesto l'eliminazione dei volatili in questione. Mentre eravamo sul posto ne sono stati eliminati (... mangiati) dai 20 ai 30. Il timore è che in nostra assenza tale attività riprenda. Poi ci sono pure delle galline che, se tenute in un apposito spazio (e non lasciate andare anche per casa come già successo...) possono dare uova e carne. Domenica 16 marzo li abbiamo portati, su idea di Antoinette, a Ouidah, sull'Atlantico. Per loro è stata una giornata speciale, abbiamo visitato Le Musèe d'Histoire de Ouidah e poi la "Porta del Non Ritorno" da dove partivano gli schiavi per il nuovo mondo. (1) Alla spiaggia abbiamo pranzato con il cibo preparato sabato pomeriggio con cura ed abbondanza. A seguire musica e danza per tutti. Concludiamo qui questi nostri appunti di viaggio. Sicuramente avremo dimenticato qualcosa, ma speriamo di avervi dato una "immagine" di quello che è la Maison di Maman Lokossi presso cui sono ospiti i bambini orfani/disagiati accolti. E' nostra intenzione migliorare la struttura, aiutare chi è nella casa a studiare ed imparare un mestiere, ed a collaborare ancora con gli assistenti sociali della circoscrizione di Athieme di cui fa parte anche il villaggio di Condji . Speriamo di riuscire in questo intento soprattutto grazie all'aiuto di quanti sostengono l'associazione SOBADIMALO. Marzo 2014 Antoinette, Luigi e Sara